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Bertinoro, nel cuore della Romagna

Estate, Il Territorio Autore: Piero Boni 19 Maggio 2022
bertinoro view

Bertinoro è lo splendido borgo medievale situato sul monte Cesubeo, nelle colline romagnole, a circa 30 km da Milano Marittima, da cui è possibile godere di un meraviglioso panorama sulla pianura sottostante fino a raggiungere con lo sguardo il mare. Per questo motivo Bertinoro viene soprannominato “Il balcone della Romagna”, oltre ad essere noto anche come “Città del Vino e dell’Ospitalità”.

La novità di quest’anno 2022 è che Bertinoro si è aggiudicato il riconoscimento da parte degli degustatori di Slow Food come la capitale d’Italia dell’olio Evo. 

Il borgo collinare ha scoperto da tempo di essere una zona ottimale per la coltivazione degli ulivi e attualmente si contano oltre 50 mila piante nel suo territorio, per questo Bertinoro si è candidata a diventare anche città dell’olio.

La leggenda dietro il suo nome

La leggenda narra che Galla Placidia, figlia dell’Imperatore Teodosio, di passaggio in questo borgo, assaggiato un vino servito in un’umile coppa, dicesse: “non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro”… da cui il nome (da “berti – in – oro”)  a  Bertinoro.

Cosa vedere a Bertinoro: dalla torre dell’Orologio alla Rocca

A Bertinoro sono tante le cose da vedere, ognuna con una storia da raccontare:

  • Piazza della Libertà
    Arrivato a Bertinoro, recati in Piazza della Libertà: qui puoi ammirare un panorama sulla Romagna da un grande balcone fiorito. In una giornata limpida potrai anche vedere  il mare e il grattacielo di Cesenatico. Per questo motivo Bertinoro è conosciuto anche come il “Balcone di Romagna”.
  • Torre dell’Orologio
    Sempre sulla piazza potrai notare  il Palazzo Ordelaffi, oggi è la sede municipale, con la sua Torre dell’Orologio.  La Torre fu costruita prima del Palazzo Municipale e nel tempo ne fu dimezzata l’altezza.
  • Colonna degli Anelli
    “Ospitalità” è la parola d’ordine di Bertinoro e la “Colonna degli Anelli” sta lì a ricordarlo. Fu costruita da Guido del Duca e Arrigo Mainardi con lo scopo di risolvere le controversie tra le famiglie nobili della città, le quali litigavano perché desideravano ospitare i viandanti che arrivavano in città.
    Nella colonna furono collocati 12 anelli, ognuno rappresentava una famiglia benestante. Quando il pellegrino arrivava a Bertinoro legava il suo cavallo ad uno dei cerchi e diventava ospite sia della famiglia che della comunità.
  • La Rocca
    Dalla cima del Monte Cesubeo, domina sulla città la Rocca.
    Un edificio del secolo X, dove all’interno si trovano gli uffici dell’antica residenza vescovile, un terrazzo rivolto verso il borgo e la sala settecentesca decorata con affreschi barocchi. Con la fine del restauro, nel 2000 la Rocca è la sede ufficiale del CEUB (centro Universitario di Bertinoro) e ospita anche il Museo Interreligioso dedicato alle tre grandi religioni monoteiste (Ebraismo, Cristianesimo ed Islam).
  • La Porta del Soccorso
    Si trova nelle vicinanze della Rocca. Prende questo nome dato che nel 1173, da qui uscirono le truppe bertinoresi per portare aiuto alla città di Ancona assediata dall’arcivescovo Cristiano di Magonza.
  • La strada della Vendemmia
    È un sentiero di 100 metri, lungo i quali sono disposte 7 tele dipinte da 7 artisti locali, che rappresentano i momenti più significativi della vita del vino e della vigna. La strada della Vendemmia rappresenta il massimo legame di Bertinoro coi vitigni Sangiovese “il Re dei vini” e Albana chiamato anche “l’oro di Bertinoro”. Primo vino italiano ad ottenere il riconoscimento D.O.C.G

Bertinoro, dove mangiare? I posti migliori e cosa ordinare

Dopo tutto questo vagare ti sarà venuta fame, giusto?

Se vuoi gustare i migliori piatti della tradizione romagnola (bruschette, passatelli, tagliatelle al ragù e molto altro) vicino alla storica Campana dell’Albana,  puoi recarti a La Ca’ de Be’ “casa del vino”, con tanto di panorama sulla Romagna. Non distante da La Ca’ de Be’ troverai anche l’osteria da Nonna Rina , dove ti aspettano piadine e crescioni, primi piatti della tradizione e vini in grado di rendere virtuoso ogni piatto. Un’altra osteria che ti posso consigliare è l’Ustari dla Benilde dove ogni pietanza è preparata al momento e racconta alla perfezione un territorio unico e generoso.