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La leggenda delle saline di Cervia

Estate, Eventi e Tradizioni Autore: MiMa Club Hotel 20 Settembre 2016
Salina del Camillone

La struggente storia di Iole e Liscari

Iole era una fanciulla allegra e sorridente, che non aveva paura di disobbedire ai divieti, pur di pascolare il suo gregge. Liscari un pastore gentile, con il cuore traboccante d’amore per la sua amata. La loro storia, narrata dal poeta Pietro Antonio Zanoni (1723 – 1786) nel suo poema “De Salinis Cerviensibus”, accompagna da secoli i visitatori delle saline di Cervia.

Un amore infinito

Per anni Iole portò le sue pecore lungo gli argini dei ruscelli della valle ficoclense, all’interno delle saline, beffandosi del divieto di portare animali in quella terra sacra ai Numi. Una sera al tramonto, mentre tornava a casa con il suo gregge, scivolò e cadde in acqua. Ogni tentativo di salvarla fu vano e i salinari la seppellirono vicino al ruscello più alto, posando una pietra sulla sua tomba. Tutt’attorno sparsero semi di lauro e coroncine di fiore, che avevano precedentemente immerso nell’acqua salata, cosicché i cristalli di sale, asciugandosi, brillassero.

Appena apprese quanto accaduto, Liscari corse sul luogo, ma non potendo fare nulla per la sua amata, si accasciò sulla sua tomba e non si mosse più. Fu allora che, narra la leggenda, avvene la magica trasformazione. Le dita dei piedi si allungarono, penetrando nel terreno e diventando radici, i cappelli biondi si trasformarono in rami con foglioline aghiformi e Liscari divenne per sempre l’albero che ancora porta il suo nome.

Il ricordo dei due amanti non svanì con il passare del tempo e per molti anni si celebrarono feste in onore di Iole con rametti, festoni e fiori.

Iole, la pastorella delle Saline di Cervia

La salina del Camillone e il MUSA

Le saline di Cervia fin dall’epoca etrusca hanno avuto un ruolo fondamentale nella vita della città.

Delle 144 esistenti fino al 1959, solo una è ancora attiva e la si può visitare fino a metà settembre.

Il sale raccolto nella salina del Camillone è lavorato secondo tecniche che si tramandano di generazione in generazione da tempi antichissimi. Il sito è immerso in un’area naturale dove si possono osservare piante e animali rarissimi.

Durante tutto l’anno puoi visitare il Museo del Sale (MUSA), dove ripercorrerai la storia della produzione del sale di Cervia. Ancor più interessante delle spiegazioni e degli attrezzi, sono le storie e la passione delle persone che vi lavorano: la struttura è gestita da ex-salinari che amano raccontare il proprio mestiere ai visitatori.

Vuoi approfittare degli ultimi giorni di settembre per rilassanti passeggiate in riva al mare, sport all’aria aperta e una visita alla scoperta della tradizione del sale di Cervia?

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